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I segreti di Nicholas Flamel - L'alchimista di Michael Scott

I segreti di Nicholas Flamel, l'immortale - L'alchimista di Michael Scott


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Note speciali: Quelle che...non sono letture ma punizioni del karma
Editore: Mondadori |Trad. Loredana Baldinucci|  Anno: 2011| pp. 283


Continua la mia carrellata di pessime scelte in fatto di letture. Inizio a pensare sia il karma che mi punisce per il mancato rispetto del proposito di non iniziare nuove saghe. 
"I segreti di Nicholas Flamel, l'immortale" è una serie di sei libri scritta da Michael Scott, studioso di mitologia irlandese, tant'è vero che se date un'occhiata alla sua bibliografia ha pubblicato diverse opere sull'argomento che dai titoli sembrano davvero molto interessanti (ma non credo siano state tradotte in Italia).

Sophie e Josh Newman si trovano a San Francisco per l'estate, lontani dai genitori impegnati in uno scavo archeologico. Hanno entrambi trovato lavoro a pochi metri di distanza: lei in un Caffè, lui nella libreria che si trova dall'altra parte del marciapiede, gestita da due coniugi: Nick e Perry Fleming. Una coppia gentile e assolutamente ordinaria, credono i due. Finché una mattina, dal bancone del bar, Sophie intravede degli strani uomini in cappotti neri, davvero poco indicati per quel periodo dell'anno, entrare nella libreria. Quello che vede all'interno Josh è ancora più inspiegabile: Fleming che fronteggia quegli uomini dalla pelle grigistra, rivoli di luce verde che scaturiscono dalle sue mani, un'esplosione che quasi li uccide. Quello che John Dee e i suoi golem vogliono da Fleming, alias Nicholas Flamel, è un libro: il Codice scritto millenni prima da Abramo il Mago, cheDee vorrebbe usare per riportare al potere gli Oscuri Signori, immortali che hanno regnato sul nostro mondo molto prima che gli homines comparissero sulla Terra e che proprio a causa di quel volume sono stati costretti a ritirarsi o a vivere ai margini.
I due gemelli si trovano inevitabilmente invischiati in questa guerra millenaria, quando per puro caso (o per compimento di un'antica profezia) Josh strappa le ultime due pagine dal Codice un attimo prima che venga sottratto al suo Custode.


Il libro di Abramo traboccava di storie, leggende, miti e racconti - o meglio di ciò che all'inizio aveva ritenuto tali. Nel corso dei secoli, la sua ricerca aveva rivelato che tutte quelle storie erano vere, tutti i racconti di basavano sui fatti e che quelli che lui aveva preso per miti e leggende altro non erano che resoconti di esseri ed eventi reali.
I segreti di Nicholas Flamel - L'alchimista, di Michael Scott, p.126

Recensione


Come ho già scritto nell'introduzione, a me questo libro non è piaciuto: ho fatto una fatica immensa a finirlo, nonostante fosse una lettura molto leggera per genere e argomento. Ho deciso di arrivare fino all'ultima pagina, perché avevo letto commenti tanto entusiasti, che ho pensato che magari sarebbe migliorato. E invece no. La narrazione è banale, i gemelli seguono due perfetti sconosciuti senza farsi troppe domande, se non quando sono arrivati in un tal "Regno d'ombra" da cui per quanto ne sanno potrebbero non essere in grado di uscire mai più. Ho trovato tutta la dinamica davvero poco credibile.
Altro problema, simile a quello della serie di Riordan, è che anche qui, come si dice, "il troppo stroppia": le pagine strabordano di accenni a razze magiche e personaggi mitologici che abitano il mondo da un passato molto remoto. Essenzialmente abbiamo un'Antica Razza, che è composta da quelli che un tempo venivano venerati come divinità. Esiste poi una seconda generazione, nata in seguito alla distruzione dell'isola di Danu Talis durante una guerra i cui residui magici hanno cambiato questi eredi, di cui fanno parte Vampiri, Mannari, Giganti, Draghi, Mostri. Insomma, non ci si fa mancare niente e con una spiegazione che sinceramente mi ha lasciata piuttosto insoddisfatta.
Un grande calderone in cui ogni persona ha un'aura magica, più o meno potente, che può essere risvegliata per consentirgli di praticare la magia. Aggiungete un pizzico di profezia, una spolverata di personaggi psicologicamente poco approfonditi, mescolate e buttate tutto nell'umido.

Ho letto che su questa serie verrà forse girato un film dalla Warner Bros e, in fondo, non credo sia una cattiva idea. È una trama adatta al grande schermo, nonostante ci siano decine di altri libri che preferirei vedere trasposti in film.

Se a qualcuno è piaciuto, me lo faccia sapere! Migliora per caso nei capitoli seguenti?

P.S. Come Nicholas e Perenelle Flamel, anche John Dee è un personaggio preso in prestito dalla storia: alchimista, astrologo e navigatore presso la corte della regina Elisabetta I.

Angie


2 commenti:

  1. Io mi sono fatta convincere da commenti positivi in giro (non vere e proprie recensioni)... ci sono rimasta abbastanza male.

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